Una sfida che parte da lontano.

Avevo poco più di cinque anni quando la mia famiglia emigrò nella capitale alla ricerca dell’agognato lavoro. Eppure nelle mie piccole tasche di quei pantaloncini che indossavo ho portato con me quella piccola radice che non mi ha mai fatto abbandonare veramente questo luogo dell’anima. Il lavoro l’ho incontrato proprio dentro un giacimento di valori nato dall’intuizione francescana di San Bernardino da Siena. Un miracolo chiamato monti di pietà, un microcredito di un Italia assediata dalla povertà e depredata dall’usura. Oggi che la povertà dilaga nuovamente sono propri i diritti di tutti noi a rischio estinzione. Giovedì 17 aprile ero seduto nel teatro Cimello di Monte San Giovanni Campano per l’insediamento del comitato del comitato referendario indetto dalla Cgil dal titolo “il voto è la nostra rivolta”.

Ho incontrato il mio sindacato mezzo secolo fa in piazza del Campo. Un mirabile racconto di quella straordinaria azienda è rintracciabile nel libro di Antonio Damiani e Toni Fibbi “Parole al lavoro” che racconta la contrattazione al Monte dei Paschi di Siena dal 1968 al 2018. Purtroppo quel campo dei miracoli in cui nascevano nuovi diritti oggi è miseramente arido. Tutto l’universo del lavoro italiano si è progressivamente e drammaticamente desertificato. All’alfabeto dei diritti si è sovrapposta la dittatura dei numeri. Pian pian ho visto scomparire dagli occhi dei lavoratori, nella mia esperienza di sindacalista, quella luce capace di illuminare quelle parole e trasformarle in conquiste per tutti.

La fotografia attuale l’ha scattata Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) che ha fatto un’indagine sulle competenze di base degli adulti tra i 16 e i 65 anni, che ha indagato la capacità di comprensione del testo, di fare calcoli anche semplici e di risolvere problemi in varie situazioni. Il risultato mostra una situazione molto negativa per gli adulti residenti in Italia, che hanno dimostrato abilità mediamente inferiori rispetto agli altri paesi avanzati: tra i 31 presi in considerazione l’Italia è sempre nelle ultime posizioni. Oggi siamo qui invece per provare a coltivare di nuovo quel campo. Trovare nuove sorgenti sarà la vera sfida per il futuro.

La sala ci ospita è proprio sotto il Comune. Ricordiamo ancora i punti programmatici della giunta al governo di questo paese della ciociaria. Tra questi quello di costituire uno sportello per il Lavoro con l’obiettivo di sostenere le persone nell’individuazione e nella realizzazione del proprio progetto formativo e professionale, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in collaborazione con i Centri per l’Impiego e le aziende private di ricerca e selezione del personale. Anche il Career Day programmato sembra un lontano ricordo. Quest’anno non c’è traccia come pure del Sindaco che non siamo riusciti ad incontrare.
Grazie comunque a Donato Gatti e Sandro Chiarlitti che hanno comunque tenuta accesa la speranza e consegnato il testimone al giovane Armando.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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