Abbiamo ascoltato oggi tante parole sul lavoro scomparso, sulla vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia, sulla difficoltà di scavalcare questo muro per ritrovarsi in un mondo migliore, liberato e finalmente più giusto.
E’ un tempo in cui le lacrime degli uomini hanno superato le gocce di pioggia e a loro non resta che insinuarsi dentro le piaghe attonite della terra.
Su di noi il suono di un battito d’ali di una rondine corre più veloce dei nostri sogni, delle paure e delle speranze che ci trasciniamo dentro.
E in questo tempo fermo ed immobile spunta un orchidea rossa per ricordarci che la primavera non si è scordata degli uomini e delle donne di questo nostro mondo.