Prendiamo a prestito il nome di un complesso inglese new wave nato all’inizio degli anni ’80 per riaprire il nostro quaderno. Non è facile. La spirale mortale (mortal coil) che tutto avvolge ci sta togliendo il respiro ogni giorno di più.
Quando il 7 maggio del 2020 abbiamo messo in acqua la nostra piccola zattera eravamo consapevoli di navigare in un mare oscuro e colmo di pericoli.
Il covid come un inafferrabile mostro marino era appena spuntato.
La navigazione a cui eravamo chiamati era incerta ma al tempo stesso nuova e per certi versi esaltante.
L’epidemia ci imponeva di guardare dentro i nostri modelli di sviluppo all’affannosa ricerca di una nuova rotta di cambiamento assoluto.
SriReset ovvero la bussola con un motore chiamato magnetismo della terra.
Invece la ricerca è divenuta ben presto il plusvalore che ha allontanato ancor più gli uomini gli uni dagli altri e così pure i continenti.
Il covid ha reso il lavoro triste e solitario come la sua rappresentazione.
Un sipario strappato: o thiasos, una recita senza attori.
L’unica cosa che ha realmente resettato tutto è la guerra.
Questo farà si che i popoli del mondo sia di fronte a quell’oscuro mostro marino chiamato Covid che al disordine incombente delle stelle, alla fuga sconsiderata delle nuvole, ai mostri a cavallo degli uragani e degli incendi si troveranno soli ed irrimediabilmente indifesi.
La solidarietà è sparita, forse per sempre.