Troviamo, pertanto, molto positiva e funzionale allo scopo la recente istituzione del
“Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria” presieduto dalla Dr.ssa Annamaria Lusardi, la cui mission è quella di promuovere, attraverso iniziative di sensibilizzazione, l’attenzione verso l’educazione
finanziaria, per incidere fortemente sul miglioramento delle competenze degli italiani
in tema di risparmio, previdenza, investimenti e assicurazione.
Il presente Rapporto evidenzia, in una sezione specifica, come anche la nostra Associazione intenda farsi promotrice di un rilancio forte dell’attività di comunicazione
e informazione sui temi della previdenza complementare, anche attraverso la costruzione di una rete territoriale, in grado di favorire la crescita delle adesioni e migliorare
il servizio ai lavoratori e alle imprese.
In questo senso, ci stiamo muovendo con un progetto che coinvolgerà Parti sociali
e i fondi soci, al fine di costruire un percorso dedicato e strutturato di informazione
previdenziale e finanziaria per un’adesione consapevole, in sinergia con le risorse interne delle Parti istitutive di Assofondipensione, con la dimensione territoriale e di
categoria nonché migliorando le esperienze già realizzate a livello associativo.
Scriveva cosi Assofondipensione nel 2018 nel suo rapporto annuale il solito trito richiamo alla riscossa di adesioni alla previdenza complementare.
Stessa sorte ci pare è toccata al programma di rilancio delle adesioni attraverso i patronati sindacali.
Il problema, a nostro giudizio, non è quello di aprire nuove “finestre” di adesione ma quello molto più semplice di scendere in strada per incontrare la generazione Greta.
Questo ci sembra il vero bagno culturale di cui ha bisogno il mondo del lavoro. Le cosiddette “parti istitutive” (sindacati e aziende) come genitori distratti non si sono ancora accorti che il mondo intorno a loro è semplicemente cambiato.
Dal Sole24ore di sabato 8 maggio 2021