“QUANDO ARRIVA il giorno noi ci chiediamo dove trovare
una luce in quest’ombra senza fine.
La perdita che portiamo sulle spalle è un mare che dobbiamo guadare.
Abbiamo sfidato il ventre della bestia.
Abbiamo imparato che la quiete non è sempre pace,
e le norme e le nozioni di quel che “s e m p l i c e m e n t e” è non sono sempre giuste. Eppure, l’alba è nostra, prima ancora che ci sia dato accorgersene.
In qualche modo ce l’abbiamo fatta.
In qualche modo abbiamo resistito e siamo testimoni di una nazione non spezzata ma, semplicemente, incompiuta.
Eredi di un Paese e di un’epoca in cui
una ragazzina afroamericana discendente di schiavi e cresciuta da madre single, può sognare di diventare presidente, e poi sorprendersi a recitare all’insediamento di un presidente… Ci stiamo sforzando di forgiare un’unione che abbia scopo.
Di dar vita a un Paese devoto a ogni cultura, colore, carattere e condizione sociale.
E così alziamo lo sguardo a cercare non quel che c’è tra noi, ma quel che c’è davanti a noi… Lasciamo che sia il mondo, se non lo fanno altri, a dirci che è vero: che anche nel lutto siamo cresciuti.
Che anche nel dolore abbiamo sperato…
Se aggiungiamo misericordia alla forza, e forza al diritto, l’amore è il nostro testamento e il cambiamento un diritto di nascita per i nostri figli.
Perciò, fateci vivere in un Paese migliore di quello che abbiamo lasciato… Quando verrà il giorno faremo un passo fuori dall’ombra, ardenti e senza paura.
Sorgerà una nuova alba e noi la renderemo libera./ Perché c’è sempre luce,
se abbiamo il coraggio di guardarla.
Se abbiamo il coraggio di esser noi la luce”.
AMANDA GORMAN