Quest’Italia non è la mia Italia

 

Quello che segue è il primo ed ultimo discorso pubblico di Mussolini nella R.S.I., dove analizza la disfatta del 1943 (ne riportiamo alcuni brevi stralci).

A questo punto occorre dire una parola sull’Europa e relativo concetto. Non mi attardo a domandarmi che cosa è questa Europa, dove comincia e dove finisce dal punto di vista geografico, storico, morale, economico; né mi chiedo se oggi un tentativo di unificazione abbia migliore successo dei precedenti. Ciò mi porterebbe troppo lontano. Mi limito a dire che la costituzione di una comunità europea è auspicabile e forse anche possibile, ma tengo a dichiarare in forma esplicita che noi non ci sentiamo italiani in quanto europei, ma ci sentiamo europei in quanto italiani. La distinzione non è sottile, ma fondamentale.

Come la nazione è la risultante di milioni di famiglie che hanno una fisionomia propria, anche se posseggono il comune denominatore nazionale, così nella comunità europea ogni nazione dovrebbe entrare come un’entità ben definita, onde evitare che la comunità stessa naufraghi nell’internazionalismo di marca socialista o vegeti nel generico ed equivoco cosmopolitismo di marca giudaica e massonica.

La socializzazione fascista è la soluzione logica e razionale che evita da un lato la burocratizzazione dell’economia attraverso il totalitarismo di Stato e supera l’individualismo dell’economia liberale, che fu un efficace strumento di progresso agli esordi dell’economia capitalistica, ma oggi è da considerarsi non più in fase con le nuove esigenze di carattere «sociale» delle comunità nazionali.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento