di Guglielmo Pernaselci
L’otto aprile 2022 all’indomani della strage (annunciata) di Bucha, la presidente del parlamento Europeo Ursula Von der Leyen si è recata in Ucraina.Ha visto con i propri occhi gli orrori di una guerra assurda, l’effetto di criminali non più soldati ma semplicemente feroci assassini sguinzagliati sul campo come belve affamate di sangue da un criminale che ha un nome e un cognome: Vladimr Putin. Lo stesso con cui i governi Europei e la stessa Unione Europea ha fatto affari girando il capo dall’altra parte quando si trattava di osservare vicende come quella di:
Artyom Borovik, morto il 9 marzo 2000, insieme ad altre otto persone, in un incidente aereo avvenuto appena dopo il decollo dall’aeroporto di Mosca. Borovik aveva diffuso il contenuto di documenti riservati sulla corruzione nelle sfere più alte del potere politico-economico in Russia
Antonio Russo, lavorava per Radio Radicale. È morto in circostanze misteriose il 16 ottobre 2000 nei pressi di Tbilisi, Russo aveva raccolto prove dell’utilizzo di armi non convenzionali contro bambini ceceni, con pesanti accuse di responsabilità del Cremlino.
Vladimir Golovlyov, ucciso il 21 agosto 2002 alla periferia di Mosca. All’epoca era vicepresidente del partito Russia Liberale, che si opponeva a Putin e faceva capo all’ex oligarca Boris Berezovsky, in esilio a Londra. Il deputato Sergej Yushenkov dichiarò che si era trattato di un omicidio politico.
Yushenkov è stato ucciso il 17 aprile 2003, poche ore dopo la registrazione del suo partito politico, con cui voleva partecipare alle elezioni parlamentari.
Yuri Shchekochikhin Deputato della Duma e giornalista investigativo di Novaja Gazeta, è morto il 3 luglio 2003, 16 giorni dopo essere stato colpito da una malattia misteriosa. Shchekochikhin aveva descritto le violenze del conflitto ceceno, attribuendo grosse responsabilità ai governi di Boris Eltsin e Putin.
Paul Klebnikov – giornalista, ucciso il 9 luglio 2004 davanti al suo ufficio a colpi di pistola da sicari del Caucaso, aveva descritto in modo dettagliato gli intrecci tra mafiosi, uomini d’affari e politici russi.
Anna Politkovskaja – giornalista, uccisa il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del palazzo in cui viveva nel centro di Mosca. Nota per l’impegno sul fronte dei diritti umani, i reportage dalla Cecenia l’opposizione al presidente Putin,
Natalia Estemirova – giornalista, uccisa il 15 luglio 2009. Stava documentando le violazioni dei diritti umani avvenute nel corso della seconda guerra cecena.
Boris Berezovskij, morto il 23 marzo 2013 nella sua casa di Ascot, in Inghilterra, dove viveva da 13 anni, in fuga da Mosca che lo considerava il principale finanziatore delle opposizioni politiche a Putin.
Boris Nemcov, morto il 27 febbraio 2015 ucciso da quattro colpi d’arma da fuoco.davanti al Cremlino, leader dell’opposizione.
Al termine della visita Ursula ha avuto un incontro ufficiale con il presidente Zelensky al termine del quale gli ha consegnato un questionario da compilare per entrare nell’Unione Europea, specificando che ci vorranno alcune settimane per esaminarlo e procedere con l’iter burocratico delle varie commissioni, votazioni eccetera eccetera.
Il presidente Zelensky si è limitato a rispondere che compileranno il questionario in una settimana ma secondo me Ursula meritava una risposta ben diversa…
Cara Presidente Ursula von Der Leyen, il suo questionario il popolo Ukraino lo ha già compilato con il sangue dei civili inermi massacrati, con la strage di bambini e donne violentate dalle belve assassine di un esercito aggressore. Il vostro questionario è stato compilato dai soldati Ucraini che stanno combattendo per difendere le vostre case in Europa dove continuate a scaldarvi col gas pagato a caro prezzo ad un criminale che usa quei soldi per compiere un genocidio.
Pertanto il vostro questionario potete riprenderlo e continuare con le vostre riunioni, seduti nelle vostre comode poltrone, mentre noi qui continuiamo a combattere per voi. Avete tutto il tempo per decidere prima che il vostro amico Putin presenti il conto anche a voi.