Visto l’interesse suscitato dal nostro post torniamo volentieri sull’argomento.
Dunque, il 19 gennaio 2022 i pensionati MPS hanno ricevuto la consueta certificazione prevista dal cosiddetto 2° comma, lett. a) dell’art. 51 del D.P.R. 22/12/1986 n. 917, ovvero l’ammontare del premio pagato al Fondo sanitario per l’anno 2021.
Ma cosa stabilisce la norma in materia di determinazione del reddito di lavoro dipendente?
Semplicemente che non concorrono a formare il reddito: i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, che operino negli ambiti di intervento stabiliti con il decreto del Ministro della salute di cui all’articolo 10, comma 1, lettera e-ter), per un importo non superiore complessivamente ad euro 3.615,20.
Infine, a meno di non essere smentiti, l’ultimo accordo aziendale, su detta materia, siglato dalla Banca MPS e le organizzazioni sindacali risale appunto al 14 gennaio 2019.
Giova sottolineare inoltre, quanto previsto all’articolo 17 del CIA in materia di coperture assicurative – Rimborso spese mediche nell’ultimo capoverso:
Copertura sanitaria pensionati – Al fine di rendere maggiormente sostenibile il complessivo impianto aziendale di copertura delle spese sanitarie, le Parti hanno concordemente valutato la necessità di introdurre il principio di compartecipazione alle spese per il personale in quiescenza. A far tempo dall’1.1.2016, pertanto, l’adesione al piano da parte del personale in quiescenza sarà facoltativa e la relativa quota tempo per tempo vigente sarà a loro carico nella misura del 50% con possibilità di rateizzazione in 10 mensilità. Da tale previsione restano tuttavia esclusi i percettori di pensioni di importo inferiore a € 15.000 annui lordi per i quali il contributo resta interamente a carico dell’Azienda.
Siamo curiosi di sapere se le corpose modifiche economiche di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi saranno condivise ed attraverso quali modelli contrattuali si perfezioneranno.
Una cosa è certa che la cattiva novità che tocca l’universo dei pensionati del Monte dei Paschi arriva all’ultimo miglio prima dei rinnovo e visti i rumors che si erano manifestati nel corso dello scorso anno sarebbe stato giusto e responsabile renderli palesi non fosse altro per consentire una gestione ordinata di un cambio dell’intero sistema di copertura sanitaria.
Il titolo di questi articoli si ispirano all’indimenticabile film di H.C. Potter adatto a descrivere l’attuale situazione al limite dell’assurdo e del non senso