Freaks dentro la scatola nera

Nonostante le cause dell’incidente aereo di Washington siano ancora molto incerte per il presidente Donald Trump l’unica verità risiede nelle politiche per la diversità degli Stati Uniti che hanno portato nel tempo all’assunzione di persone con disabilità fisiche o psichiche.

L’accostamento tra la condizione di disabilità e incompetenza non solo è falso, ma alimenta pericolosi stereotipi che minano decenni di battaglie per il riconoscimento delle competenze e del valore delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e nella società. Questo è quanto giustamente sostiene FISH ovvero la federazione italiana per il superamento dell’handicap.

Proprio per questo ci è tornata alla mente una delle pellicole più visionarie di tutta la storia del cinema “freaks” diTod Browning del 1932.

Tratto dalla sceneggiatura basata su un testo di Clarence Aaron ‘Tod’ Robbins e scritta da Willis Goldbeck Nel film ambientato in un circo molti dei protagonisti sono affetti da reali malformazioni disegnano un incredibile affresco di umanità esattamente opposto alla disumanità che oggi affligge la nostra società di cui le parole del tycoon ne sono  l’espressione.

Negli anni trenta il film venne vietato in diversi Stati dell’Unione, nella Germania nazista e nell’Italia fascista. Anche dopo la caduta dei regimi non ebbe vita facile perché urtava la sensibilità perbenista di quella parte di pubblico che, non avendo ancora accettato la disabilità nelle sue varie forme, non voleva vederla rappresentata.

Oggi in quelle parole riechegia l’eugenetica nazista e lo sterminio dei disabili.
Il film esce proprio in quegli anni. Infatti nel luglio 1933 il regime nazista promulga la legge per la sterilizzazione forzata di disabili psichici e fisici: è il primo atto del programma eugenetico che porterà all’uccisione di decine di migliaia di uomini, donne e bambini.

Noi non possiamo che dedicare al presidente della più potente nazione del mondo le parole che Shakespeare affida a Shylock in “Il mercante di Venezia”: “Se ci ferite noi non sanguiniamo? Se ci solleticate noi non ridiamo? Se ci avvelenate noi non moriamo? E se ci fate un torto non ci vendicheremo?”

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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