Dalle grandi prove dell’umanità, e tra queste la pandemia, si esce migliori o peggiori.
Non si esce uguali.
Quando usciremo da questa pandemia, non potremo continuare a fare ciò che stavamo facendo e come lo stavamo facendo.
No, sarà tutto diverso. Tutta questa sofferenza non sarà servita a nulla se non costruiremo tutti insieme una società più giusta, più equa, più cristiana, non di nome, ma di fatto, una realtà che ci porti a una condotta cristiana.
Se non lavoreremo per porre fine alla pandemia della povertà nel mondo, alla pandemia della povertà nel paese di ognuno di noi, nella città dove vive ognuno di noi, questo tempo sarà stato invano.
Per guarire dalla carestia di speranza ( L’Osservatore Romano)