Lettera dal prof
In che strano Paese viviamo… Oggi (14 giugno 2020) leggo sui giornali che si è indecisi Se aprire le scuole prima o dopo l’Election Day del 20 settembre. In pratica il dubbio che sta sbattendo e rimbalzando tra le pareti vuote delle scatole craniche dei nostri politici è Se aprire le scuole il 14 settembre per chiuderle subito dopo per le Elezioni. Già … perchè in un Paese normale come il nostro si da per scontato che dopo una Pandemia come quella del Covid (che come ci ricordano ogni giorno focolai che si accendono qua e la, NON è del tutto passata) è normale che le Scuole vengano utilizzate normalmente per svolgere le Elezioni! Abbiamo passato i mesi scorsi a discutere di problemi metodologici derivanti dalla Didattica a Distanza, scomodato pedagogisti, psicologi, specialisti dell’educazione, esperti delle “nuove” tecnologie per parlare del NULLA.. Poichè non si capisce con che cosa la volevano fare la Didattica se non a distanza… forse con i piccioni viaggiatori? Ed ora queste eminenti teste d’uovo di fronte al dilemma SE aprire le scuole prima o dopo le Elezioni TACCIONO. Nessuno che pone la domanda: “scusate non sarebbe forse il caso che le vostre belle elezioni ve le andaste a svolgere in altri luoghi? Quali? Ad esempio i Municipi e le Circoscrizioni… o le Caserme. Non vi sembrano luoghi adatti e deputati a svolgere questo alto compito civile che è la democrazia? Non vi sembra il caso di smetterla di invadere aule scolastiche dove si esercita un altrettanto importante diritto.. Quello allo studio? Non vi sembra un pochino contraddittorio e illogico che dopo averci riempito la testa di raccomandazioni su distanziamenti, assembramenti, sanificazioni di ambienti, si svolgano le ELEZIONI nelle scuole che sarebbero state già ovviamente sanificate per permettere lo svolgimento delle LEZIONI ? “
Ecco questa è la domanda … ora si attenderà (inutilmente) la risposta.
Guglielmo Pernaselci
