Non bisogna accusare l’indisciplina. Non c’è niente di male ad essere indisciplinati, se nell’indisciplina c’è una volontà. La cosa peggiore è quando l’indisciplina non c’è più, quando si sceglie do dare retta agli altri. L’insegnamento di dare ai compagni è che pensino con la propria testa. Questa è la vita che credo di aver visto nella CGIL più di ogni altra cosa. Quando penso a quello che è stata la CGIL dei miei sentimenti, come un campo privilegiato, ecco, il privilegio maggiore è quello di aver sempre capito che mi diceva:”Pensa con la tua testa!”. E bada non è una raccomandazione la mia ma piuttosto una riflessione del mio passato: una cosa alla quale credo profondamente. E’ quella cosa che si chiama autonomia: in altre parole non nascondere a se stessi il giudizio sulla realtà.
Ci siamo ricordati di queste parole di Vittorio Foa quando abbiamo ascoltato quelle pronunciate da Sergio Cofferati in occasione del ricordo di Guglielmo Epifani.
Quelle frasi come un brivido hanno percorso tutto il …..tavolo come un testimone… non raccolto.