Domenica 2 agosto 1987 l’Unità
La scomparsa di Emanuele Macaluso oltre che personalmente ci colpisce anche come blog inteso come luogo delle idee per una finanza responsabile.
Sappiamo tutti della sua giovanissima militanza sindacale nella Camera de Lavoro della sua Caltanissetta sfociata in seguito in una ricca esperienza politica e parlamentare anche se a noi piace soprattutto ricordare la sua breve (dal 1982 al 1986) direzione de l’Unità.
Pur appartenendo alla corrente riformista (o, come egli preferiva, migliorista) del Partito Comunista Italiano dimostrò di possedere una straordinaria apertura mentale che rasentava la visionarierietà.
Chi non ricorda Tango l’inserto umoristico de l’Unità ideato e diretto dal vignettista Sergio Staino, pubblicato proprio sotto la sua direzione?
Un grande esercizio di intelligenza collettiva che viveva dentro una politica capace di autoironia e disincanto.
Proprio come oggi!
Ma pochi rammentano come quella straordinaria fabbrica chiamata l’Unità sotto la sua regia varcò la soglia proibita della narrazione finanziaria.
Renzo Stefanelli, Diamante Limiti, Stefano Cingolani, Lina Tamburrino costituivano un piccolo plotone capace aprire il fuoco su di un ambiente dell’informazione allora poco esplorato.
La finanza così liberata dalle asettiche sovrastrutture rivelava un volto inedito non solo per quel giornale ma anche per l’intera informazione di allora.
Ci piace ricordare che l’esperimento fu capace di coinvolgere persino tanti nostri compagni di militanza sindacale.
Nella foto di copertina ricordiamo Massimo Cecchini che nel sindacato bancari (la Fisac) insieme a tanti altri esploratori di quella foresta pietrificate che era il mondo creditizio di allora aprirono sentieri inediti non solo per quella categoria ma per l’intera confederazione.
Per questo siamo grati a Emanuele Macaluso per aver nutrito la nostra utopia e la nostra gioventù.