Sabato 15 marzo, il giorno delle convergenze ubiquitarie

 

di Antonio Damiani

Sabato 15 marzo si terranno a Roma, alla stessa ora, le 15, due manifestazioni che riguardano l’Europa, il riarmo, la pace.
La prima, più istituzionale, si concentra sulla necessità inderogabile di rilanciare il ruolo dell’Europa, la seconda sul rischio che tale volontà se concentrata su politiche di riarmo, a discapito tra l’altro del welfare, aumenti l’instabilità e prepari la guerra.
A me pare innegabile che se l’Europa non trova una dimensione politica più compiuta accresca enormemente il rischio di trovarsi schiacciata fra il tecnocapitalismo amerikano e l’autocrazia neozarista russa (perdonate il lessico da settantasettino attempato). E che alle condizioni date un rilancio del progetto di sovranità europea non possa prescindere da una politica comune di difesa. Comunque preferibile a quella di 27 staterelli in ordine sparso.
Altrettanto evidente mi pare che partire dal riarmo, a vantaggio degli eserciti dei suddetti staterelli, sia assolutamente sbagliato.
Devo dire che trovo queste scarne considerazioni nella parte maggioritaria dei partecipanti ad entrambe le manifestazioni.
Approfitterò quindi della vicinanza fra le piazze, Piazza del popolo e Piazza Barberini, per fare la spola e per praticare le convergenze ubiquitarie.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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