Stiamo ascoltando e vedendo dagli USA solo cose orribili eppure l’universo sotto la grande mela è vivo e non ancora imbavagliato. Le università sono state protagoniste di molte manifestazioni di dissenso, soltanto di recente, al City College di New York, alla Tulane University di New Orleans, alla University of Wisconsin, all’University of Utah e così via. Secondo una stima del New York Times, da metà aprile a maggio 2024 nelle proteste nelle università sono state arrestate circa 1.600 persone.
Il mondo della cultura statunitense non è morto con Noam Chomsky. Egli è stato un innovatore della linguistica moderna, nel suo storico libro del 1957 Syntactic structures, Chomsky affermò che gli esseri umani non imparano semplicemente il linguaggio, ma hanno un’abilità innata che consente loro di formulare e comprendere frasi mai viste o sentite prima.
Quelle di Trump, Musk e Bannon sono delle assolute novità nel panorama mondiale speriamo che quella società le comprenda in fretta.
Forse saranno le università americane “come comunità del non consenso” ad indicare presto la via di salvezza a tutti.