Armi nella previdenza complementare? silenzio assenso.

Maurizio Agazzi è senza dubbio uno dei padri della previdenza integrativa italiana. Già in Assofondipensione (associazione di fondi negoziali costituita da Confindustria, CGIL,CISL e UIL) e in Mefop (la società del MEF creata per favorire lo sviluppo dei fondi pensione) è noto soprattutto per essere uno degli artefici del Fondo di pensione dei metalmeccanici Cometa in cui ha ricoperto la carica di direttore generale dal 1997 fino ad esattamente due anni fa.

Per questo siamo rimasti stupiti che al post di Maurizio non  siano seguiti commenti o quantomeno prese di posizione.

Una coltre di silenzio ha coperto questa vergogna.

Eppure allargando lo sguardo abbiamo appena incontrato il Pensioenfonds Detailhandel, il fondo pensione olandese dei lavoratori del commercio al dettaglio (30 miliardi di asset) che in questi giorni ha sperimentato un dialogo partecipante (deelnemersdialog) con un campione scelto tra i suoi  membri sulla propria politica di sostenibilità.

Tra i temi focali in discussione spiccano: guerra; armi; immigrazione ed emigrazioni; clima; qualità della vita ed ambiente.

Proprio per questo crediamo che le parole di Maurizio possono essere da stimolo per un cambio radicale d’approccio  sia tra gli organismi di funzionamento dei fondi che di una  rinnovata architettura di rappresentanza dei beneficiari-aderenti.

SRIRESET resta la nostra bussola: un cambiamento non può che venire dal basso.

Che ne pensano i Sindacati?

Silenzio/assenso.

Informazioni su Walter Bottoni

Nato il primo settembre 1954 a Monte San Giovanni Campano, ha lavorato al Monte dei Paschi. Dal 2001 al 2014 è stato amministratore dei Fondi pensione del personale. Successivamente approda nel cda del Fondo Cometa dei metalmeccanici dove resta fino 2016. Attualmente collabora con la Società di Rating di sostenibilità Standard Ethics.
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