Gli amanti crocifissi (近松物語) è un film del 1954 diretto da Kenji Mizoguchi.
È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1955 ed è considerato uno dei capolavori di Mizoguchi.
La storia, ambientata a Kyoto nel XVII secolo, è tratta da un dramma di Monzaemon Chikamatsu; la traduzione del titolo originale infatti è “Una storia di Chikamatsu”. Le vicende dei protagonisti veicolano una critica delle convenzioni sociali del Giappone tradizionale, in cui gli amanti venivano puniti addirittura con la crocifissione.
Mahmoud Ghaffari il regista iraniano di questo magnifico film ci racconta che nel suo Paese “Non c’è nessun sindacato perché il buon senso impone di evitare assemblee. Quindi non esiste sicurezza e la legge è fatta negli interessi di governo e datori di lavoro. Gran parte dell’economia è nelle mani del governo. Nel caso delle donne, ci sono molti problemi che impediscono loro di crescere e diventare dirigenti. Il governo insiste sul fatto che debbano stare a casa e crescere i bambini. Tuttavia, le donne iraniane non lo accettano, attaccano le leggi discriminatorie e si impongono in diverse professioni. È dura ma c’è speranza”.